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Elihu dimostra che il peccato dell'uomo non nuoce a Dio, nè la sua giustizia gli dà profitto. Perciò Dio non ha motivo di mostrarsi parziale. Se molti gridano e non sono uditi, egli è perchè si lagnano di Dio, anzichè ricorrere a lui
1 ED Elihu proseguì il suo ragionamento, e disse:
2 Hai tu stimato che ciò convenga alla ragione,
Della quale tu hai detto: La mia giustizia è da Dio,
3 Di dire: Che mi gioverà ella?
Che profitto ne avrò più che del mio peccato?
4 Io ti risponderò,
Ed a' tuoi compagni teco.
5 Riguarda i cieli, e vedi;
E mira le nuvole, quanto sono più alte di te.
6 Se tu pecchi, che cosa opererai tu contro a lui?
E se i tuoi misfatti son moltiplicati, che gli farai tu?
7 Se tu sei giusto, che cosa gli darai?
Ovvero che prenderà egli dalla tua mano?
8 Come la tua malvagità può nuocer solo ad un uomo simile a te,
Così anche la tua giustizia non può giovare se non ad un figliuolo d'uomo.
9 Gli oppressati gridano per la grandezza dell'oppressione,
E dànno alte strida per la violenza de' grandi;
10 Ma niuno dice: Ove è Dio, mio fattore,
Il quale dà materia di cantar di notte?
11 Il qual ci ammaestra più che le bestie della terra,
E ci rende savi più che gli uccelli del cielo?
12 Quivi adunque gridano, ed egli non li esaudisce,
Per la superbia de' malvagi.
13 Certamente Iddio non esaudisce la vanità,
E l'Onnipotente non la riguarda.
14 Quanto meno esaudirà egli te, che dici che tu nol riguardi?
Giudicati nel suo cospetto, e poi aspettalo.
15 Certo ora quello che l'ira sua ti ha imposto di castigo è come nulla;
Ed egli non ha preso conoscenza della moltitudine de' tuoi peccati molto innanzi.
16 Giobbe adunque indarno apre la sua bocca,
Ed accumula parole senza conoscimento.