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Cristo superiore agli angeli, qual Figliuol dell'uomo, e sommo sacerdote atto a compatire
PERCIÒ, conviene che vie maggiormente ci atteniamo alle cose udite, che talora non ce ne allontaniamo. Perciocchè, se la parola pronunziata per gli angeliw fu ferma; ed ogni trasgressione e disubbidienza ricevette giusta retribuzionex; come scamperemo noi, se trascuriamo una cotanta salutey, la quale, essendo cominciata ad essere annunziata dal Signorez, è stata confermata presso noi da coloro che lo aveano udito? Rendendo Iddio a ciò testimonianza, con segni, e prodigi, e diverse potenti operazioni, e distribuzioni dello Spirito Santoa, secondo la sua volontà?
Infatti non è agli angeli che egli ha sottoposto il mondo a venireb, del quale parliamo. Ma alcuno ha testimoniato in alcun luogo, dicendo: Che cosa è l'uomo, che tu ti ricordi di lui? o il figliuol dell'uomo, che tu ne abbia curac? Tu l'hai fatto per un poco di tempo minor degli angeli; tu l'hai coronato di gloria e d'onore, e l'hai costituito sopra le opere delle tue mani; tu gli hai sottoposto ogni cosa sotto i piedid. Perciocchè, in ciò ch'egli gli ha sottoposte tutte le cose, non ha lasciato nulla che non gli sia sottoposto. Ma pure ora non vediamo ancora che tutte le cose gli sieno sottopostee. Ben vediamo però coronato di gloria e d'onore, per la passione della morte, Gesù, che è stato fatto per un poco di tempo minor degli angelif, acciocchè, per la grazia di Dio, gustasse la morte per tuttig. 10 Perciocchè, egli era convenevole a colui, per cagion di cui, e per cui son tutte le coseh, di consacrare per sofferenzei il principe della salutej di molti figliuolik, i quali egli avea da addurre a gloria.
11 Perciocchè, e colui che santifical, e coloro che son santificati son tutti d'uno; per la qual cagione egli non si vergogna di chiamarli fratellim, dicendo: 12 Io predicherò il tuo nome a' miei fratelli, io ti salmeggerò in mezzo della raunanzan. 13 E di nuovo: Io mi confiderò in luio. E ancora: Ecco me, ed i fanciulli che Iddio mi ha donatip.
14 Poi dunque che que' fanciulli parteciparono la carne ed il sangue, egli simigliantemente ha partecipate le medesime coseq; acciocchè per la morte distruggesse colui che ha l'imperio della morter, cioè il diavolo; 15 e liberasse tutti quelli che, per il timor della mortes, eran per tutta la loro vita soggetti a servitù. 16 Poichè certo egli non viene in aiuto agli angeli, ma alla progenie d'Abrahamo. 17 Laonde è convenuto ch'egli fosse in ogni cosa simile a' fratellit; acciocchè fosse misericordioso, e fedel sommo sacerdoteu, nelle cose appartenenti a Dio, per fare il purgamento de' peccati del popolo. 18 Perciocchè in quanto ch'egli stesso, essendo tentatov, ha sofferto, può sovvenire a coloro che son tentatiw.
w 2:2 angeli Fat. 7.53. Gal. 3.19. x 2:2 retribuzione Num. 15.30 ecc. Deut. 4.3; 17.2-5; 27.26. y 2:3 salute Ebr. 10.28,29; 12.25. z 2:3 Signore Mat. 4.17. Mat. 1.14. a 2:4 Santo Mar. 16.20. Fat. 2.43; 5.12; 19.11. Rom. 15.18,19. 1 Cor. 2.4. b 2:5 venire 2 Piet. 3.13. c 2:6 cura Sal. 8.4 ecc. e rif. d 2:7 piedi Mat. 28.18. 1 Cor. 15.27. Efes. 1.22. Ebr. 1.13. e 2:8 sottoposte 1 Cor. 15.25. f 2:9 angeli Fil. 2.6,7 ecc. g 2:9 tutti Giov. 3.16. 1 Tim. 2.6. 1 Giov. 2.2. Apoc. 5.9. h 2:10 cose Rom. 11.36 e rif. i 2:10 sofferenze Luc. 24.46. Ebr. 5.8,9. j 2:10 salute Fat. 3.15; 5.31. Ebr. 12.2. k 2:10 figliuoli Mat. 20.28 e rif. l 2:11 santifica Ebr. 10.10,14; 13.12. m 2:11 fratelli Mat. 12.50; 28.10. Giov. 20.17. Rom. 8.29. n 2:12 raunanza Sal. 22.22. o 2:13 lui Sal. 18.1. p 2:13 donati Is. 8.18. Giov. 10.29; 17.6,9,11,12. q 2:14 cose Giov. 1.14. Rom. 8.3. r 2:14 morte 1 Cor. 15.54,55. Col. 2.15. 1 Tim. 1.10. s 2:15 morte Luc. 1.74. Rom. 8.15. 2 Tim. 1.7. t 2:17 fratelli Fil. 2.7. u 2:17 sacerdote Ebr. 3.1 e rif.; 4.15; 5.1,2. v 2:18 tentato Luc. 4.1 ecc.; 22.28. w 2:18 tentati Ebr. 4.15,16; 5.2; 7.25.